E se noi domani. Walter Veltroni, Intervistato da Marco Damilano


Lunedì 10 giugno 2013 alle ore 17.30 presso
la Camera di Commercio di Livorno
incontro gratuito ed aperto al pubblico

Incontro-intervista di Marco Damilano, giornalista de L’Espresso, a Walter Veltroni, uno dei padri fondatori del Partito Democratico. Partendo, infatti, dalla presentazione dell’ultimo lavoro di Veltroni, “E SE NOI DOMANI. L’Italia e la sinistra che vorrei”.

Veltroni … Non si è sinistra se non si disegna, specie in un momento così drammatico, un’idea di società nuova, una visione capace di riaccendere entusiasmi.
L’evento, introdotto da Gabriele Brugnoni di ideaLi.


Il Libro ( rizzoli.it )

E se noi domani

L’Italia e la sinistra che vorrei

Un pamphlet del fondatore del Partito democratico perché
la sinistra non appaia più conservatrice – come accade
troppo spesso – ma torni a essere la forza della speranza e
del cambiamento.

Non c’è sinistra senza cambiamento. Non si è sinistra se non si
disegna, specie in un momento così drammatico, un’idea di società
nuova, una visione capace di riaccendere entusiasmi. Walter Veltroni
muove dal grave insuccesso elettorale e dal profondo disagio
all’interno del Partito democratico nella recente fase politica per
spingere a una svolta radicale. Indica tre parole chiave per dare senso a
un progetto riformista: responsabilità, comunità, opportunità. Analizza
la crisi della democrazia italiana e apre un dibattito sul sistema
semipresidenziale e sulla ridefinizione del rapporto tra società e
politica. Contro l’egoismo sociale dominante, formula la proposta, mai
così esplicita, di un patto tra i produttori, tra i lavoratori senza lavoro e
gli imprenditori senza impresa, un patto per una “crescita felice”
fondata sulla qualità e su nuove forme di partecipazione dal basso. In
questo senso vanno le proposte sull’immigrazione (con la cittadinanza
ai figli degli immigrati) o quelle sui diritti civili (per il riconoscimento
legale del matrimonio fra persone che si amano, a prescindere dal loro
sesso). Questo libro è un appello, un pamphlet, non un saggio. Perché
la sinistra torni ad apparire la forza della speranza e del cambiamento,
non c’è più tempo da perdere.

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