Introduzione all’incontro con Carlo Formenti

Introduzione all’incontro con Carlo Formenti
di Chiara Poggiali

Carlo Formenti è professore ordinario dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università del Salento dove insegna Teoria e tecnica dei nuovi media presso il corso di Scienze della Comunicazione.

Formenti inizia la carriera di giornalista come caporedattore del mensile culturale Alfabeta (di cui resta membro del comitato storico dell’Alfabeta2) e, dopo una breve parentesi all’Europeo, entra nella redazione del Corriere della Sera, testata per la quale lavora tuttora in qualità di collaboratore fisso e come titolare di rubriche settimanali sull’inserto Multimedia e sull’edizione on line.

Il professore è inoltre autore di numerosi saggi.
È dal 2000 che inizia a sistematizzare la sua analisi sulle dinamiche di rete, la network culture e la società dell’informazione.
Con il saggio Incantati dalla Rete e quello successivo Mercanti di futuro. Utopia e crisi della Net Economy, partendo dallo scontro tra apocalittici ed euforici della rete, il professor il professor Formenti affronta e descrive le contraddizioni della new economy sul piano sociale e culturale. Nata dalla comunione di idee di ricercatori, hacker e scienziati e cresciuta grazie al proliferare delle comunità virtuali e all’esplosione di nuove forme di socialità provocata da Internet, la Net Economy si trova sempre in bilico fra la rinascita di forme economiche fondate sulla cooperazione solidale e sul libero scambio di informazioni (non più proprietà intellettuale, ma condivisione di informazioni) e il tentativo di incanalare questo potenziale e trarne un profitto privato a costo zero, dando così vita alla nascita di nuove potenze economiche.

La tematica della proprietà intellettuale viene approfondita con Not economy. Economia digitale e paradossi della proprietà intellettuale (Fondazione Corriere della Sera) in cui appare evidente come per molti anni siano state applicate politiche neoprotezioniste che tutelano gli interessi dei monopoli attraverso leggi sempre più rigide in tema di brevetti e copyright. La net economy si è rivelata appunto una “not economy”, dal momento che rivoluzione digitale che prometteva di regalare ricchezza a tutti non è stata all’altezza delle aspettative e la ‘vecchia economia’ da sempre legata al monopolio ha continuato fino ad oggi ad esercitare la sua supremazia. Solo recentemente si è assistito ad una dura sconfitta delle lobby dell’industria culturale americana, dovuta alla mancata approvazione di due progetti di legge volti ad accrescere il regime giuridico a tutela del copyright. Ciò rappresenta una svolta storica nei rapporti di forza fra vecchi e nuovi monopoli. Il successo ottenuto da Google, Amazon, eBay, Facebook e Microsoft non sarebbe stato possibile senza l’indispensabile supporto di milioni di utenti e consumatori. Nel recente caso Google-Cina, relativo alla tutela della libertà di espressione e comunicazione contro la censura cinese, Google non ha agito solo come società multinazionale, ma addirittura come autorità nazionale, dialogando a pari livello con gli Stati, da potenza a potenza. Viene dunque da chiedersi: le grandi società della New Economy oltre ad essere delle potenze economiche, sono ora diventate anche potenze sociali? È giusto allora che siano fuori da ogni controllo e regola? La “Internet Bill of Rights” (proposta dall’amministrazione Obama in sede ONU) non dovrebbe essere volta alla difesa della libertà sia eventuali intromissioni da parte non solo dei governi nazionali ma anche dei “signori dell’informazione”, che possono monitorare e in qualche modo “incanalare” i nostri pensieri?

Con Cybersoviet. Utopie postdemocratiche e nuovi media (2008) Formenti approfondisce ulteriormente il tema partendo dall’analisi della mutazione di civiltà che hanno portato dalle organizzazioni gerarchiche, che hanno dominato le moderne società industriali, alle organizzazioni a rete decentrate, orizzontali e de-gererchizzate, rappresentanti appunto forme di democrazia nel web. Anticipando i tempi,il professore prevede come a soppiantare i cosiddetti “cybersoviet”, questa volta, sarà proprio la nuova forma liberal-capitalistica, incarnata oggi da Google e compagni.

Il saggio Se questa è democrazia. Problemi e paradossi della politica on line (Studi)
entra ancora più nel vivo della tematica avente ad oggetto il nostro incontro di oggi. Il libro infatti evidenzia come la crisi della democrazia rappresentativa e lo sviluppo di nuove forme di partecipazione dal basso attraverso Internet siano in realtà due processi che non sembrano trovare un punto di incontro. La tesi proposta è che il vero problema sia proprio insito nella cultura di vocazione “impolitica” di Internet. È come se l’interesse dei “cittadini della Rete” si concentrasse maggiormente sulla democratizzazione dell’economia e sulle relazioni personali più che sulla politica, che viene spesso vista come ostacolo alla libera evoluzione della tecnica, del mercato, di nuovi stili di vita e come qualcosa di cui si può tranquillamente fare a meno.

Con il libro Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro (2011) viene affrontato il tema del lavoro e del suo sfruttamento. Qui il professor Formenti rafforza ulteriormente la tesi per cui Internet non ha mitigato il capitalismo, ma ne ha al contrario esaltato la capacità di cavalcare l’innovazione per sfruttare la creatività e il lavoro.

L’ultimo libro del luglio 2011 L’eclissi. Dialogo precario sulla crisi della civiltà capitalistica, scritto in collaborazione con Franco Bernardi Bifo, approfondisce dal punto di vista economico, politico e sociale il tema dell’evoluzione tecnologica ai tempi del web 2.0, partendo dal fenomeno Facebook e riprendendo il rapporto tra democrazia e Internet. Tutto questo breve excursus per sottolineare il profondo ed incessante impegno svolto dal professore nell’affrontare le dinamiche della rete e il ruolo, sempre più reale e meno virtuale svolto oggi dal Internet.

Quale è dunque il ruolo della politica e della democrazia nella nostra vita e nel web?

Video dell’incontro

Democrazie e web nuovi poteri e manipolazioni from ideaLi on Vimeo.

Democrazie e web nuovi poteri e manipolazioni from ideaLi on Vimeo.

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