COMUNICATO STAMPA Venerdì 27 gennaio alle 17 alla Camera di Commercio di Livorno si terrà un incontro per ricordare Massimo Paoli : interverranno Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno, Emanuele Rossi professore di Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Andrea Bonaccorsi Università di Pisa Consiglio direttivo dell’Anvur e Roberto Bernabò direttore del Tirreno
“Io ve l’ho detto. Sfide e proposte di un economista appassionato” è questo il titolo dell’incontro per ricordare Massimo Paoli, un autorevole esponente accademico, un illustre cittadino di Livorno e un grande amico recentemente e prematuramente scomparso. L’incontro si terrà venerdì 27 gennaio alle ore 17 nella Sala Capraia della Camera di Commercio in Piazza del Municipio, n. 48.
Massimo Paoli, era un eminente economista, socio promotore e membro del Comitato Scientifico dell’associazione ideaLi ed era una persona di straordinario livello, un intellettuale brillante e umile, che nei suoi studi, come nell’impegno civile, ha sempre lavorato con coerenza e dedizione per il bene comune, senza mai piegarsi ad interessi di parte. Nell’occasione verrà presentata la pubblicazione realizzata in collaborazione con il Tirreno che raccoglie contributi e articoli redatti da Massimo Paoli sul Tirreno, ulteriore testimonianza del suo punto di vista acuto e incisivo e della sua grande professionalità e cultura.
Lo scopo di questa piccola pubblicazione è duplice. Da un lato, esso vuole essere un primo, semplice omaggio alla memoria di Massimo Paoli, cui sia il Tirreno che l’associazione ideaLi sono debitori per la passione, l’amicizia, l’attenzione ed il contributo che egli ha voluto dare loro.
Un collaboratore competente e disponibile per il giornale, un acuto osservatore e “polemista” di una realtà territoriale che voleva contribuire a migliorare.
In secondo luogo, la raccolta di suoi articoli vuole offrire uno stimolo ulteriore alla vita della nostra città e del nostro territorio, attraverso le sue riflessioni che sono frutto di una passione civile mirabilmente coniugata con il rigore dello scienziato e dell’analista economico.
Tra i molti articoli che egli ha scritto per il Tirreno, ne sono stati selezionati alcuni, che ruotano intorno a tre tematiche da lui ampiamente indagate e analizzate: l’economia dei porti ed il sistema livornese nella prospettiva dell’Area Vasta, il marketing territoriale, l’idea assolutamente originale delle macro-regioni. Tali riflessioni, complessivamente considerate, danno un’idea delle prospettive che egli ha individuato e proposto allo sviluppo del nostro territorio: con il suo stile provocatorio e talora sferzante, ricco di riferimenti culturali ma anche carico di sense of humor, con il suo non rassegnarsi di fronte ai ritardi od alle non risposte della politica e delle istituzioni.
Questo suo stile ha caratterizzato anche i rapporti con le persone che lo hanno conosciuto e stimato: era una persona “scomoda” perché non nascondeva le critiche – che esprimeva talvolta anche in forma diretta e polemica-, ma era una di quelle persone che ti aiutano a gettare lo sguardo oltre l’orizzonte, a cogliere le prospettive di lungo periodo. Massimo Paoli, come qualcuno ha opportunamente sottolineato, ha saputo collegare Livorno con il mondo ed il mondo con Livorno, senza provincialismi, ma con determinazione e unione di scienza e pratica.
da http://www.ognisette.it/news/livorno.-io-ve-lho-detto-e-il-titolo-della-pubblicazione-dedicata-alla-memoria-del-caro-massimo-paoli
LIVORNO. ”Io ve l’ho detto” è il titolo della pubblicazione dedicata alla memoria del caro Massimo Paoli.
Sottotitolo: ”Sfide e proposte di un economista appassionato.” Perchè il prof.Paoli di proposte ne ha fatte molte e spesso sfidando la politica a decidere e fare perchè era convinto che l’apatia regnava indisturbata nelle stanze delle decisioni.
Il volume contiene una raccolta degli articoli scritti da Paoli per il Tirreno dal 2008, preceduta da ricordi di alcuni che hanno lavorato a stretto contatto con lui.
La sala Capraia della Camera di Commercio era gremita di amici che hanno salutato la moglie ed il figlio.
Dopo le belle parole di Marida Bolognesi, del Direttore del Tirreno e del Sindaco, i proff. Bonaccorsi e Rossi hanno tratteggiato il lavoro di Paoli nel mondo accademico e le sue collaborazioni nei contesti amministrativi. Di rilievo le sue idee nella formazione dei dirigenti aziendali, le sue ricerche sui modi di acquisire la conoscenza e di valutare i dati che vengono elaborati dai vari istituti di statistica. Sottolineata la sua decisa fiducia nella grande industria come incubatore di ricerca ed innovazione e la sua propensione ad ampliare l’area di riferimento territoriale per le politiche industriali. Ed anche infine la sua propensione a creare delle macro-regioni – dieci sulle venti oggi esistenti – e per questa area che avrebbe chiamato Etruria : Emilia Romagna-Toscana-Umbria- Marche, unite in un’unica regione con enormi potenzialità.
Il prof. Busnelli ha ricordato il lavoro comune alla Scuola Superiore Sant’Anna negli anni ’90 e le idee di Paoli per trovare una strada che qualificasse l’istituto differenziandolo dalla Scuola Normale.
Un giovane allievo dei corsi tenuti al Sant’Anna, che oggi opera in una azienda in Toscana, ha ricordato il lungo e stimolante sodalizio che lo ha spinto a partecipare a questo appuntamento.
L’ing.Toncelli ha ricordato la competenza, la disponibilità e la libertà dell’amico. Si è soffermato su quest’ultima caratteristica di Paoli che, come tutti hanno riconosciuto, non le ”mandava a dire”, ma presentava le sue idee con determinata semplicità, senza tatticismi. Contrasto quindi col panorama livornese che vede pochi, o nessuno, rischiare di di compromettere la gara a tappe verso il potere; meglio tacere o non esporsi troppo.
Il nostro giornale, quando era ancora su carta – OgniQuindici -, ha pubblicato il 2 agosto 2009 una lunga intervista al prof. Paoli sui temi della economia della nostra area – Ognuno deve fare la sua parte: banche imprese enti locali -, che merita di essere riletta oggi perchè ancora di notevole attualità.
Massimo Paoli era una ‘bella persona’, vivace intelligente ironico e disponibile a parlare con tutti; senza supponenza, e soprattutto capace di ascoltare e rispettare il pensiero dell’altro.
Una sera passeggiando lungomare scoprimmo di avere alcune passioni comuni per Flaiano, Sartori, Fruttero, Montanelli, Eco, Augias, tutte persone con la schiena dritta e capaci di grande ironia ed autoironia.
Ruggero Morelli
Riportiamo qui Ricordo di Massimo Paoli
di Claudio Frontera, pubblicato su suo blog dettagli
La competenza, la ricerca e la passione per il confronto, per il lavoro di gruppo, per l’insegnamento. La lucida visione dell’economia come un sapere in divenire, sensibile tanto alla teoria pura, quanto al valore empirico dell’esperienza. L’interesse scientifico per il metodo, per i processi cognitivi, per la filosofia della conoscenza. L’attitudine all’indagine e alla riflessione sui sistemi complessi, economici, organizzativi e gestionali, con particolare interesse per la struttura e le dinamiche del management. La passione per la politica, come aristotelica scienza delle scienze, ma anche come risorsa concreta per aggredire e dominare i problemi del mondo globale. La passione civile, per le battaglie di democratizzazione, di modernizzazione e di sviluppo del nostro paese, della nostra regione e delle nostra città. La generosa disponibilità a spendersi, ad impegnarsi, ad esporsi assumendo posizione su nodi cruciali dell’economia locale. La capacità di spronare alla curiosità, allo studio e alla comprensione dei fenomeni economici prodotti dalla globalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica, sfornando, dalle pagine del Tirreno, analisi e raccomandazioni, senza guardare in faccia nessuno, ma senza inseguire mai la polemica per la polemica. L’impegno a collaborare, affiancare, sostenere l’impegno degli Enti locali e delle imprese ogni volta che tentavano qualche passo avanti sulla strada dell’innovazione. La curiosità per il mondo e la cura, l’amore e il servizio soprattutto per la sua città. L’intuizione, brillante e anticipatrice, su temi divenuti, anche grazie a lui, patrimonio del dibattito generale sullo sviluppo di Livorno, quali il ruolo della logistica, il marketing territoriale, il rapporto tra le università pisane e l’area vasta della Toscana costiera. Questo era Massimo Paoli. Era, faceva, studiava, partecipava, spronava… Che tortura parlare di un amico, di una intelligenza giovane e fresca, di una personalità gentile e socievole, di una persona cara e con la quale si è insieme combattuto battaglie politiche e culturali, coniugando i verbi al passato ! Che amarezza per una perdita grande, ma davvero grande che ci rende più poveri. Perché Massimo, con le sue grandi risorse intellettuali, mi aveva affascinato già all’inizio della mia esperienza di Presidente della Provincia (eravamo a metà degli anni Novanta!) e mi aveva onorato della sua prima collaborazione con un Ente Locale livornese (in seguito ne avrebbe fornite molte e tutte importanti). Sì, mi aveva affascinato perché lo avevo scelto, per la sua capacità, come consulente e mi trovavo un amico. Non era una fredda collaborazione del tipo committente-fornitore. Era uno scambio serrato di opinioni, di pensieri, di riflessioni che andavano ben oltre il rapporto formale e costruivano un solido rapporto di stima e di condivisione. Mi mancherà e mancherà soprattutto alla sua città. Che lo ascoltava, ma come talvolta succede a Livorno, con una riconoscenza certo ampia, ma inferiore alla generosità dei suoi contribuiti. Ora, rileggendo e ripensando ai suoi allarmati interventi sui ritardi della nostra economia locale tutti avranno e avremo modo di essergli ancor più grati. E gli resteremo grati molto a lungo. E se saremo tristi perché lo abbiamo perso così presto, ce lo ricorderemo allegro e informale, colto ma alla mano, aristocratico nel pensiero e socievole nei modi. E ci ricorderemo il suo ampio, bonario e contagioso sorriso.